Walking on a Dream

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Introspettivo
00martedì 23 agosto 2011 00:20
Autore: Introspettivo
Titolo: Walking on a Dream
Fandom: -
Personaggi: me medesimo
Rating: Giallo
Genere: Introspettivo, Generale
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: [...] Questo è un sogno. Non un sogno qualsiasi, ma un sogno in cui avete a disposizione una determinata percentuale di lucidità [...]


La gigantesca aula era piena di sedie, dava molto l’impressione di essere usata per qualche conferenza, o roba simile. Per quel che ricordo, nonostante fossero talmente tante, le sedie non bastavano per le troppe persone presenti…di tutte le età, credo tutti potenziali sognatori lucidi. Fortunatamente nella fila per entrare nella stanza mi ero trovato in una posizione piuttosto vantaggiosa, pertanto trovai subito posto a sedere, tra i primi. Con intervalli di 9 o forse 10 metri, per tutta l’aula erano piazzati dei grossi uomini in smoking, dotati di auricolare: Non fu difficile individuare il ruolo loro assegnatogli. Furono proprio questi a placare il gran casino che si era sviluppato di lì a poco, tra brusii, chiacchiere e quant’altro. Dalla stessa porta in cui ero giunto in quel posto, entrò un uomo di colore in smoking bianco, con la cravatta azzurra. Dopo aver attirato l’attenzione dei presenti, si accinse a fare un discorso, a mio avviso il più solenne che abbia mai sentito.
‹‹ Buongiorno a tutti, signore e signori, ragazze e ragazzi. Io sono il signor John Isaac, ma potete chiamarmi semplicemente John, tanto per cominciare a rompere un po’ il ghiaccio. Come molti di voi si saranno accorti…questo è un sogno. Non un sogno qualsiasi, ma un sogno in cui avete a disposizione una determinata percentuale di lucidità. Vedo molte facce dubbiose, come è normale che sia d’altronde. Siete come…svegli nel sonno. State vivendo, camminando, pensando dentro i vostri stessi pensieri, nei vostri sogni appunto. Se ancora avete dubbi non preoccupatevi eccessivamente, più tempo starete qui e più capirete la dinamica di questo posto. Qualcuno di voi sa come siete giunti qui? Ve lo siete ancora chiesto?
Vi siete accorti di stare sognando, avete acquistato la lucidità di cui vi ho parlato e siete stati catapultati nella zona precedente a questa stanza. Chi sognerà lucido partirà sempre da lì, vediamo di dargli un nome. Per facilitarci le cose, chiamiamola interfaccia iniziale, o semplicemente warp zone, se preferite. Avrete sicuramente notato che nella warp zone erano presenti più porte, voi siete entrati in quella che portava nell’aula conferenze. Oltre il portone alla mia destra, esiste un mondo lucido in comune, vale a dire un luogo dove voi sognate in comunità, dove potete incontrarvi con altri sognatori provenienti da ogni parte del globo terrestre. Nel sogno lucido potete fare qualsiasi cosa volete, decidete voi cosa sognare. Ecco, sono tenuto a spiegarvi che oltre quel portone, questa regola non vale. Nella warp zone è presente una porta appositamente per quel tipo di sogno lucido, un universo a disposizione di ognuno di voi, dove sbizzarrirsi a fare qualsiasi cosa: potete creare cose, persone o persino animali, fedeli riproduzioni di ciò che volete insomma. Se vi interessa tale esperienza, e ne sono certo, sopra la porta per accedervi è affisso un cartello con scritto “S.L.L. (Sogno Lucido Libero)”. Qui invece, le cose sono differenti. Dal momento in cui accedete a questa zona, e in quella successiva al portone, siete sotto l’influenza di alcune norme fondamentali:
1- La convivenza onirica pacifica. Questo è un mondo dove vivere per star bene, non come le bestie (che a dir la verità sono più pacifiche).
2- Non interferire in modo negativo con l’esperienza onirica altrui. Vale a dire non cambiate, rovinate o criticate sogni degli altri. Per essere più chiaro vi faccio un esempio. Per favore, un volontario tra i primi posti. Vediamo…tu, con quella chioma bionda, su vieni qui. Vedete i suoi capelli biondi? E se io…così, per puro divertimento, decidessi di farli diventare rosa o azzurri? Basta un pensiero e…ecco fatto. ››
Con una velocità quasi impercettibile all’occhio umano, i capelli del ragazzo mutarono di colore. Il ragazzo stesso alzò gli occhi, per vedere le frangie che gli spuntavano da sopra. “Oddio!” disse. Nell’aula, da una parte fragorose risate, dall’altra facce stupite.
‹‹ Ecco, per evitare reazioni simili, o situazioni che possano rivelarsi imbarazzanti, è stata istituita la seconda regola. Una volta che avrete preso confidenza con l’ambiente circostante, potrete scegliere voi stessi alla warp zone dove andare. In totale in termini onirici, avrete press’a poco una giornata di autonomia, usatela bene. Non temete, non sarete da soli, il nostro personale è pronto ad aiutarvi nelle vostre prime esperienze. Nella stanza S.L.L. ad esempio avrete un assistente personale, che vi accompagnerà nei vostri viaggi onirici ogni qualvolta lo vorrete. Inoltre se nel vostro “mondo” desidererete portarvi un amico, nessun problema, lì non ci sono regole. Un altro paio di cose fondamentali, è bene che vi avvisi perché è un discorso serio e ho l’obbligo di mettervi in allerta. Ci sono due porte alla warp zone, da valicare con molta prudenza: La prima è quella utile alla terapia del professor Clayton, alla mia sinistra. Vedo qualche volto incuriosito, per l’aspetto del professore non è vero? Tolgo subito ogni dubbio, è vero ha l’aspetto del noto Professor Einstein. Non perché sia lui ovviamente, ma perché nel vostro primo sogno lucido avete l’obbligo di scegliere una “skin”, l’aspetto che assumerete perennemente in tutti i sogni lucidi…e lui scelse Einstein. Quest’uomo può aiutarvi a sconfiggere tutte le vostre paure più grandi, a piantare uno stendardo di luce nei vostri peggiori incubi, specialmente quelli più ricorrenti. Veniamo adesso alla seconda stanza, quella dove la prudenza dovrà essere la parola d’ordine. È la stanza delle anime decedute. Avete un vostro caro scomparso? Potrete rincontrarlo lì, lui o lei in persona. Badate che se doveste finire la vostra autonomia di lucidità mentre ne siete all’interno…beh ci rimarrete, ma come morti, il vostro corpo fisico non si risveglierà mai più. Onde evitare ciò, il nostro personale di servizio vi doterà di un dispositivo che non dovete assolutamente perdervi, che allo scadere dell’autonomia vi catapulterà alla warp zone in tempo per il risveglio. Ma per il momento, siete pregati di seguirmi al portone precedentemente citatovi, alla mia destra. Il mondo lucido comune dispone di una propria Economia, lì potete spendere i vostri “Punti Lucidità” presso i negozi istituitivi, o se ne avrete bisogno per comprare un’abitazione o affittare una camera. Un’altra cosa, durante il sogno potrebbe capitare di perdere lucidità, spesso in seguito a forti emozioni, come l’euforia di star sognando lucido. Per riacquistarla sarà necessario soltanto guardarsi le mani. Ultima cosa, non tutte le notti sognerete lucido, a meno che non facciate una buona induzione su voi stessi. Ripetetevi la frase “sognerò lucido”, o pensate intensamente alla warp zone. All’inizio risulterà difficile, quindi non mi aspetto di rivedervi tutti e spesso, questi primi periodi. Vi auguro buona fortuna e sogni d’oro!
Adesso per cortesia, siete pregati di seguirmi…››


Una volta varcato il tanto nominato “portone alla mia destra”, mi ritrovai in un’altra grossa stanza, una specie di limbo che separava l’aula conferenze dal mondo lucido vero e proprio. Al centro erano disposti in riga dei grossi contenitori. Saranno stati dieci o forse quindici. Container enormi che richiamavano molto le cabine per i voti elettorali. L’uomo in smoking bianco, la nostra temporanea guida, riprese a parlare ancora una volta:
‹‹ Attualmente la vostra forma fisica è la stessa con cui siete arrivati qui, insomma voi stessi. È arrivato il momento di scegliere la vostra “skin”, potete mantenere quella attuale, il vostro corpo com’è nella vita reale, oppure cambiarla in qualcuna che avete già in mente. Avanti, fate delle file, di cabine ce ne sono abbastanza. Quasi dimenticavo, skins già occupate non possono essere scelte ovviamente. Chi ha effettuato la propria scelta, si metta lì in fondo da una parte, in attesa che tutti gli altri abbiano concluso. Come la maggior parte delle azioni eseguibili nei sogni lucidi, per effettuare il cambiamento basta entrare, concentrarsi guardandosi le mani e pensare intensamente a chi si vuole diventare…semplice no? ››.
L’ultima frase neanche la presi in considerazione, avevo già deciso di voler rimanere me stesso. L’originalità d’altronde è la caratteristica che più ci distingue al mondo, perché scegliere di essere qualcun altro?
Io e gli altri onironauti (ci chiamano così, i viaggiatori dei sogni) girovagammo sotto la guida del signor Isaac fino al tramonto, è scontato dire in termini onirici.
Visitammo parchi, paesaggi, negozi, tutto fantastico, com’è normale che sia in un sogno. Come ultima tappa di quel grande percorso, andammo a finire in un ostello, un grosso ostello.
‹‹ Ragazzi, per oggi devo lasciarvi. Affittatevi una camera, dal momento che siete dei novizi orinauti, avrete a disposizione alcuni punti lucidità. L’affitto mensile di una camera va pagato in via anticipata, il saldo dei punti affidativi potrete usarlo per i vostri sprechi. Non appena vi addormenterete vi sveglierete nella vita reale, quindi pensateci due volte prima di prendere sonno… Ci vediamo sognatori! ››.
Pagai il dovuto alla reception e mi diressi verso le scale, la mia stanza si trovava al terzo piano. Ogni piano aveva circa 50-60 stanze, sbalorditivo. Rimasi stupefatto dai corridoi…immensi, lunghi decine e decine di metri. La cosa che apprezzai di più dell’ostello fu che le ali dell’edificio non prevedevano divisione per sessi, eccetto, per motivi più che immaginabili, per quanto riguardava le camere.
Il piano affollatissimo, a quanto pareva doveva essere il primo giorno di molti.
Camera 125 eh?. Per la quantità di sfocatura offuscante la mia visuale, camminai a stenti in direzione della mia stanza. A mio avviso, potendo fare un paragone, la sensazione era simile a quella di una bella sbronza: Vacillamento, visuale offuscata e grande senso di euforia…segno della poca esperienza con la lucidità onirica, avrebbe detto Isaac.
La porta della numero 125 era spalancata, dal suo interno veniva un gran baccano. Ne uscirono due ragazzi impegnati in una discussione accanita. Uno dei due aveva una grossa cresta lunga tutto il cranio, in mano portava una voluminosa scatola metallica. La scaraventò a terra, facendole emettere un rumore sordo. Stentai a crederci, ma l’altro era identico a Cristo, almeno per come è sempre stato rappresentato. Rimasto di stucco, ascoltai la conversazione.
‹‹ Abdul sei completamente impazzito ?!?! è roba delicata quella!! ››
‹‹ Ti avevo detto di levare quell’aggeggio dai piedi una settimana onirica fa! ››
‹‹ E dove avrei dovuto piazzarlo secondo te, in corridoio?! ››
‹‹Anche, purché non sopra i miei panni puliti e piegati! ››
Provai ad esprimermi:
‹‹ Ehm…ragazzi ››
‹‹ Potevi almeno risparmiarti di sbatterlo a terra, hai sentito che rumore che ha fatto?!››
‹‹ Heylà! Salve! ››
‹‹ Che figura ci facciamo poi con il nuovo compagno di stanza?! Pensi che a lui stia a cuore avere un pezzo di ferro in mezzo alla camera?! ››
‹‹ Si da il caso che il “pezzo di ferro” sia un…››
‹‹ Oh, eccoti finalmente, ben arrivato onironauta! Scusaci…scusalo per il gran casino››
‹‹ Ah certo, adesso staresti insinuando che è anche col…››. L’altro gli rifilò discretamente un calcio in una caviglia. Trattenendo un gemito di dolore, riprese a parlare: ‹‹ S-salve, io sono Mohammir, lieto di conoscerti! ››
‹‹ E io sono Abdul. Siamo i tuoi compagni di stanza! Vieni, ti facciamo vedere la camera…ah, come hai detto di chiamarti? ››
‹‹ Infatti non l’ho detto. Chiamatemi Leo, piacere mio ››
Entrammo nella camera. Mentre Abdul procedeva a spiegarmi in quale letto avrei dormito e dove avrei lasciato la mia roba, Mohammir prese a maneggiare rumorosamente l’aggeggio che aveva dapprima raccolto, poi appoggiato sulla scrivania situata di fronte allo specchio. Mi avvicinai circospetto all’orecchio di Abdul, prendendo subito la confidenza di cui avrei avuto bisogno giorni, o chissà anni a seguire:
‹‹ Ehm…puoi togliermi una curiosità? ››
‹‹ Vediamo se posso, certo! ››
‹‹ So che è buffo ma…il tuo amico lì, Mohammir…ecco…usa la skin di Gesù Cristo?››
‹‹ Ahahah, diamine eccone un altro! Hai fatto bene a non chiederlo a lui, si incazza sempre come una bestia…Beh, come non notare la somiglianza… Alla fine peggio per lui, potrebbe tagliarsi barba e capelli come tutti gli onironauti normali. ››
‹‹ In effetti…››
‹‹ Ooooh Cristo!! Devo portarlo a riparare per colpa tua, Abdul! Aspettati il conto delle spese di risarcimento. ››
L’altro rise fragorosamente:
‹‹ Vai dove devi andare, senza piagnucolare! ››
Mohammir alzò i tacchi e lasciò la camera indispettito.
‹‹ Beh ››. Proseguì Abdul ‹‹ Suppongo che tu voglia stenderti, sarai esausto…allora, al prossimo sogno lucido Leo! È stato veramente un piacere. ››
Mi stesi nel letto e chiusi gli occhi. Un pizzicore intenso mi attraversò il corpo.
La N o i a Incombe
00martedì 23 agosto 2011 15:42
Molto bella ed originale, complimenti^^.
Pensa che una volta ho provato pure io a fare dei sogni lucidi, ma non ci sono mai riuscita x°D
Introspettivo
00martedì 23 agosto 2011 20:36
Grazie anche solo di avergli dato una letta! Ho una sottospecie di bozza in costruzione...secondo te vale la pena continuarla?
E comunque sognare lucido è più semplice di quanto sembra, ci vuole soltanto un pò di forza di volontà! ;)
La N o i a Incombe
00martedì 23 agosto 2011 20:56
Sì, penso che porebbe valere la pena continuarla^^.
A me sembra difficilissimo, sognare lucido °-°
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