Supernatural: Il mezzo di locomozione degli angeli

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Kim Bones
00giovedì 1 settembre 2011 16:07
Scritta per il contest A tutto gas


Autore: Kim Bones
Titolo: Il mezzo di locomozione degli angeli
Fandom: Supernatural
Raiting: Giallo
Genere: Demenziale/romantico
Avvertimenti: Slash
Riassunto/Introduzione: Dean e Castiel ora stanno insieme, ma avere una normale storia d'amore non è facile con un angelo, anche se Dean, dopo tanti mostri e battaglie, almeno in amore, vorrebbe un po' di normalità.
Note: Mmmm, la dicitura "restrizione dell'ambientazione" mi ha ispirata!





IL MEZZO DI LOCOMOZIONE DEGLI ANGELI



Stare con un angelo all'inizio era apparsa una cosa fantastica. Certo non per lo stare con un angelo in sè e per sè, ma perchè lui amava Castiel.
E vivere quella storia gli sembrava ancora un sogno, un bellissimo sogno dal quale sperava di non risvegliarsi mai più.

Ma subito dopo i primi baci e le prime effusioni scambiate sotto gli occhi allucinati di Sam, erano cominciate le difficoltà.
Stare con un angelo non si era dimostrato affatto come se lo era immaginato.

E chi avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe stato così?!

Scivolò, sdrusciando il piede nudo sulla superficie liscia di gomma ricurva. La sua faccia si fermò contro il corpo sudato di Castiel. Tentò di far leva su un braccio per spostare il suo peso di lato e Castiel gli ricadde addosso, pelle nuda ed umida contro pelle nuda e calda.

"Davvero, Cass?!" Chiese Dean con una vocetta stridula.

"Hai detto tu che per una volta volevi avere un appuntamento normale. Che dovevo venire a prenderti con un qualsiasi mezzo di locomozione che non fosse la tua auto, portarti a cena fuori, e che poi magari tornati al motel avremmo fatto sesso come una normale coppietta innamorata."

"Si, e io c'ho davvero provato. Mi sono spogliato, dentro questo coso... la plastica mi si attaccava alle chiappe, ma ho cercato di far finta di niente. E' stretto, ricurvo e scivoloso, non riesco a muovermi senza finire intracciato alle tue gambe o alle tue braccia, ma ho cercato di passarci sopra, perchè ti eri impegnato tanto e mi avevi portato anche dei fiori. Così quando siamo arrivati al motel e tu hai voluto cominciare a farlo qui dentro ho detto che mi stava bene. Ma questo non è quello che ti avevo chiesto."

"E' un mezzo di locomozione come un altro." Ribattè l'angelo, mentre il loro mezzo scivolava lentamente lungo il soffitto.

"In quale universo perverso un palloncino è considerato un mezzo di trasporto come un altro?" Gridò Dean con tono isterico e voce acuta. "Mi hai rimpicciolito alla grandezza di un puffo, e due minuti fa è arrivato mio fratello e si è messo a guardarci, osservando curioso questo palloncino rosso che volava e sobbalzava contro il soffitto della camera di motel."

Castiel gli fece una carezza. "Tranquillo, la plastica non è trasparente, non può vederci!"

"Posso sentirvi." Rispose la voce di Sam. Poi aggiunse: "Avete la voce distorta dall'elio?!"

"Volevo solo un po' di normalità!" Si lamentò Dean. "E' chiedere troppo?"

Beh, si! In effetti quando si ha già l'amore pretendere anche la normalità è davvero troppo.
Certa gente non si accontenta mai!







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