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[fanfiction e originali] Titoli a Catena

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2021 12:48
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Giudice****
01/02/2021 20:03
 
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Re:
mystery_koopa, 01/02/2021 14:29:

Ciao. Purtroppo passo a ritirarmi, il titolo di Bessie era stupendo ma non fa molto per me. Passerò invece a leggere subito la storia di Legar, non mi ero accorto che fosse stata pubblicata!
Alla prossima Freya :)




Alla prossima!
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Giudice****
01/02/2021 20:04
 
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Re: Mi iscrivo
evelyn80, 01/02/2021 16:36:

Ciao Freya!
Era da un po' che tenevo d'occhio il tuo contest, in attesa di un eventuale ritiro, e se ho ben capito posso iscrivermi prendendo il titolo suggerito da ethors, ovvero "Cenere ghiacciata", giusto?
Mi ha talmente ispirato che sono già riuscita a tirare giù la mia storia, quindi da qui al 4 febbraio non dovrei avere alcun problema a pubblicare. Si tratta di una fic sugli artisti musicali, e più precisamente sulla band americana "Chicago", che puoi valutare come un'originale.

Il titolo che lascio io, nel caso ci fosse qualche altro ritiro e qualcuno volesse aggiungersi all'ultimo minuto, è "Brivido".
Grazie!



Ciao :) mi fa piacere tu ti sia iscritta e che addirittura hai già buttato giù la storia!
Ti segno subito :)
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Post: 398
02/02/2021 11:55
 
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Pubblicazione storia
Buongiorno Freya!

Eccomi a pubblicare la storia per il tuo contest, che come ti dicevo è stato super ispirante grazie al titolo di ethors.

Nome forum/EFP: evelyn80
Titolo: Cenere ghiacciata
Link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3960959&i=1

Spero che vada tutto bene 😀
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Giudice****
03/02/2021 08:39
 
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Re: Pubblicazione storia
evelyn80, 02/02/2021 11:55:

Buongiorno Freya!

Eccomi a pubblicare la storia per il tuo contest, che come ti dicevo è stato super ispirante grazie al titolo di ethors.

Nome forum/EFP: evelyn80
Titolo: Cenere ghiacciata
Link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3960959&i=1

Spero che vada tutto bene 😀




Fulminea 🤩 grazie!
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Post: 487
03/02/2021 17:29
 
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Consegna
Nome forum/EFP: ethor/thors
Titolo: One Night Only
Fandom: Il Trono di Spade
Link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3961159
Avvertimenti: "What if?", Threesome

La storia si basa su una mia precedente mini long, che presenta a sua volta un "What if?" su quasi l'intera ottava stagione.
Nel Prologo dovrei aver riportato tutte le informazioni necessarie per comprendere l'evoluzione dei personaggi.

Spero sia tutto ok...
[Modificato da thors 03/02/2021 17:36]

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Giudice****
04/02/2021 10:19
 
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Re: Consegna
ethors, 03/02/2021 17:29:

Nome forum/EFP: ethor/thors
Titolo: One Night Only
Fandom: Il Trono di Spade
Link: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3961159
Avvertimenti: "What if?", Threesome

La storia si basa su una mia precedente mini long, che presenta a sua volta un "What if?" su quasi l'intera ottava stagione.
Nel Prologo dovrei aver riportato tutte le informazioni necessarie per comprendere l'evoluzione dei personaggi.

Spero sia tutto ok...




ethors, grazie per la consegna! Tutto ok!
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Giudice****
04/02/2021 10:26
 
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Cari, avete consegnato tutti ❤
E' rimasto un posto libero, ma dubito che qualcuno possa decidere di iscriversi proprio il giorno in cui il contest scade.
Volevo ringraziarvi per l'entusiasmo col quale avete accolto quest'idea!
Domani farò spostare il contest negli scaduti. Ogni tanto passate a buttare un occhio, aggiornerò il bando man mano che procederò con le valutazioni.
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Post: 398
05/02/2021 09:24
 
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Re:
Freya_Melyor, 04/02/2021 10:26:

Cari, avete consegnato tutti ❤
E' rimasto un posto libero, ma dubito che qualcuno possa decidere di iscriversi proprio il giorno in cui il contest scade.
Volevo ringraziarvi per l'entusiasmo col quale avete accolto quest'idea!
Domani farò spostare il contest negli scaduti. Ogni tanto passate a buttare un occhio, aggiornerò il bando man mano che procederò con le valutazioni.




Grazie a te per aver indetto il contest, sono arrivata all'ultimo minuto, ma il titolo era tanto ispirante che non ho potuto fare a meno di buttarmi. Buon lavoro con le valutazioni e ci sentiamo presto!😘
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Post: 195
05/02/2021 15:05
 
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Freya_Melyor, 04/02/2021 10:26:

Cari, avete consegnato tutti ❤
E' rimasto un posto libero, ma dubito che qualcuno possa decidere di iscriversi proprio il giorno in cui il contest scade.
Volevo ringraziarvi per l'entusiasmo col quale avete accolto quest'idea!
Domani farò spostare il contest negli scaduti. Ogni tanto passate a buttare un occhio, aggiornerò il bando man mano che procederò con le valutazioni.



Grazie a te, ho molto apprezzato l'idea alla base di questo contest, e buon lavoro con le valutazioni!

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05/02/2021 15:29
 
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Re:
Freya_Melyor, 04/02/2021 10:26:

Cari, avete consegnato tutti ❤
E' rimasto un posto libero, ma dubito che qualcuno possa decidere di iscriversi proprio il giorno in cui il contest scade.
Volevo ringraziarvi per l'entusiasmo col quale avete accolto quest'idea!
Domani farò spostare il contest negli scaduti. Ogni tanto passate a buttare un occhio, aggiornerò il bando man mano che procederò con le valutazioni.




Grazie cara, buon lavoro 😘
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10/02/2021 20:23
 
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buon lavoro anche da parte mia! **
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Giudice****
01/03/2021 14:57
 
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Salve partecipanti.

Sono qui per chiedervi una proroga per la consegna delle valutazioni. Da regolamento avrei dovuto consegnarle entro il 4 marzo, credevo di potercela fare ma quasi allo scadere del mese mi rendo conto che invece necessito di più tempo.
Spero non me ne vorrete per questo, ma preferisco avvalermi della proroga piuttosto che consegnare valutazioni frettolose e assolutamente ingiuste nei confronti dell'impegno che avete mostrato verso il contest.
[Modificato da Freya_Melyor 01/03/2021 16:15]
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01/03/2021 15:05
 
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Re:
Freya_Melyor, 01/03/2021 14:57:

Salve partecipanti.

Sono qui per chiedervi una proroga per la consegna delle valutazioni. Da regolamento avrei dovuto consegnarle entro il 4 marzo, credevo di potercela fare ma quasi allo scadere del mese mi rendo conto che invece necessito di più tempo.
Spero non me ne vorrete per questo, ma preferisco avvalermi della proroga piuttosto che consegnare valutazioni frettolose e assolutamente ingiuste nei confronti dell'impregno che avete mostrato verso il contest.




Per me non c'è problema, è giusto ti prenda il tempo di cui hai bisogno!
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Post: 2.943
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01/03/2021 15:08
 
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Re:
Freya_Melyor, 01/03/2021 14:57:

Salve partecipanti.

Sono qui per chiedervi una proroga per la consegna delle valutazioni. Da regolamento avrei dovuto consegnarle entro il 4 marzo, credevo di potercela fare ma quasi allo scadere del mese mi rendo conto che invece necessito di più tempo.
Spero non me ne vorrete per questo, ma preferisco avvalermi della proroga piuttosto che consegnare valutazioni frettolose e assolutamente ingiuste nei confronti dell'impregno che avete mostrato verso il contest.




Ciao Freya, per me non ci sono assolutamente problemi 😘
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Post: 398
01/03/2021 15:19
 
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Re:
Freya_Melyor, 01/03/2021 14:57:

Salve partecipanti.

Sono qui per chiedervi una proroga per la consegna delle valutazioni. Da regolamento avrei dovuto consegnarle entro il 4 marzo, credevo di potercela fare ma quasi allo scadere del mese mi rendo conto che invece necessito di più tempo.
Spero non me ne vorrete per questo, ma preferisco avvalermi della proroga piuttosto che consegnare valutazioni frettolose e assolutamente ingiuste nei confronti dell'impregno che avete mostrato verso il contest.



Ciao Freya, tranquilla, prendi pure tutto il tempo che ti serve, per me non ci sono problemi!
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Post: 195
01/03/2021 15:20
 
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Freya_Melyor, 01/03/2021 14:57:

Salve partecipanti.

Sono qui per chiedervi una proroga per la consegna delle valutazioni. Da regolamento avrei dovuto consegnarle entro il 4 marzo, credevo di potercela fare ma quasi allo scadere del mese mi rendo conto che invece necessito di più tempo.
Spero non me ne vorrete per questo, ma preferisco avvalermi della proroga piuttosto che consegnare valutazioni frettolose e assolutamente ingiuste nei confronti dell'impregno che avete mostrato verso il contest.



Non c'è problema, grazie per aver avvisato!

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Post: 487
01/03/2021 15:37
 
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Cara Freya,

con la faccia che ti sei scelta, tu non devi chiedere il permesso: devi dare ordini. 😃

Io mi adeguo senza problemi.

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Post: 730
Giudice****
01/03/2021 16:16
 
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Grazie a tutti per la comprensione ❤
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Post: 5.641
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01/03/2021 16:50
 
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fai pure, cara! *____________*
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16/03/2021 13:48
 
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Dopo quello che è stato un periodo interminabile (tanto per me quanto e soprattutto per voi), sono lieta di annunciarvi che tra stasera e domani pubblicherò le valutazioni. Voglio controllarle un'ultima volta, perciò vi chiedo soltanto un altro piccolo sforzo per non lanciarmi maledizioni (che meriterei 😅).
Detto ciò, cari partecipanti, stay tuned!
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Post: 2.664
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16/03/2021 13:56
 
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Re:
Freya_Melyor, 16/03/2021 13:48:

Dopo quello che è stato un periodo interminabile (tanto per me quanto e soprattutto per voi), sono lieta di annunciarvi che tra stasera e domani pubblicherò le valutazioni. Voglio controllarle un'ultima volta, perciò vi chiedo soltanto un altro piccolo sforzo per non lanciarmi maledizioni (che meriterei 😅).
Detto ciò, cari partecipanti, stay tuned!




Uuuuh me curiosa!!! Non vedo l'ora di scoprire i risultati, anche se so già che sarò in fondo, però questo contest è stato troppo bello e sono stracuriosa di sapere cosa ne pensi della mia storia *-*
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Post: 5.641
Giudice*****
16/03/2021 14:17
 
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aspetterò in postazione! *-*
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Post: 398
16/03/2021 16:06
 
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Re:
Freya_Melyor, 16/03/2021 13:48:

Dopo quello che è stato un periodo interminabile (tanto per me quanto e soprattutto per voi), sono lieta di annunciarvi che tra stasera e domani pubblicherò le valutazioni. Voglio controllarle un'ultima volta, perciò vi chiedo soltanto un altro piccolo sforzo per non lanciarmi maledizioni (che meriterei 😅).
Detto ciò, cari partecipanti, stay tuned!




Anch'io sono curiosissima, anche se sono arrivata all'ultimo minuto e di sicuro la mia storia non è all'altezza delle altre 😆.
Attendo con ansia il verdetto!
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Post: 487
16/03/2021 17:00
 
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Allora dico anch'io la mia!
Sono curiosissimo pure io e rimpiango di aver fatto perdere alla nostra giudice un bel po' di tempo su una questione che ruotava attorno a tre misere lettere... (Prima che gli admin sentano puzza di bruciato, avviso che la questione non riguardava il contest 😊)

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Post: 730
Giudice****
17/03/2021 19:57
 
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Finalmente ci siamo!
Mi scuso ancora per il lungo tempo che ho impiegato a stilare le valutazioni; purtroppo, nella vita, 24h non mi bastano in una giornata 😅
Vi ringrazio tutti per aver partecipato, ho letto delle storie veramente belle e sono stata felice dell'entusiasmo che avete mostrato per questo contest ❤
Vi prego di non rispondere prima che io abbia terminato di postare tutti i risultati e tengo a precisare che le mie valutazioni sono, per l'appunto, mie. Il mio parere non è legge assoluta. Spero, quindi, capiate (anche se ovviamente non siete costretti a vederla allo stesso modo) i punti di vista espressi e, soprattutto, mi auguro di non aver urtato la sensibilità di nessuno.
Ricordate di farmi sapere se volete la valutazione come recensione e grazie ancora a tutti voi, di cuore 😘
[Modificato da Freya_Melyor 17/03/2021 22:18]
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Post: 730
Giudice****
17/03/2021 20:04
 
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9° posto + premio speciale per la “Storia più originale”: Nei ritagli di tempo – matiscrivo


Grammatica: 8,51/10
Benché mi sia saltata all'occhio qualche svista e qualche errore, risulta comunque chiaro l'impegno e soprattutto la passione che hai impiegato nello scrivere questa bellissima storia.
Di seguito ti riporto ciò che ho notato:
- «Sr Salazar, aspetti! Dove state andando a quest’ora della notte?» → Sir – sicuramente un refuso; ho anche pensato si trattasse di un'abbreviazione, ma l'unica abbreviazione che ho trovato è “Sr.” in merito alla parola senior (-0,01 pt). Nella stessa frase è inoltre presente una discordanza: Tosca dà del voi a Salazar (come Salazar specifica subito dopo: «Non darmi del voi, Tosca, siamo intimi mi pare.»), eppure inizialmente si rivolge a lui dandogli del lei («[...] aspetti! […]») (-0,10 pt).
- Lui in risposta la baciò con un impeto quasi inopportuno, il gelido di quella notte si trasformò in calore violento → presumo volessi intendere “gelo”, in quanto “gelido” è un aggettivo e non un sostantivo (-0,05 pt).
- Non sapeva ancora che quella cianfrusaglia arrugginita sarebbe stato veicolo di domande → sarebbe stata – fa riferimento alla cianfrusaglia, quindi a un sostantivo femminile singolare, ma presumo sia stata una svista (-0,01 pt).
- Era dai tempi di Hogwarts che un libro […] non la prendeva talmente tanto […]. Lo sfogliava a colazione, prima di dormire, tra una pausa e l’altra da lavoro […] → dal – immagino sia un refuso (-0,01 pt).
- Quando si erano lasciati, Ron era diventato color della moquete […] → moquette – si scrive con doppia -t (-0,05 pt).
- Fred e Asteria ridevano felici in un fotogramma dimenticato, appoggiati l’uno all’altro […] → “l'uno all'altra” – sarebbe stato opportuno scrivere il secondo pronome reciproco con la flessione femminile nell'ordine in cui compaiono i soggetti: prima il maschile, Fred (l'uno) e poi il femminile, Asteria (l'altra) (-0,05 pt).
- «Ehm si, mi domandavo come stessi.» → l'avverbio di affermazione “sì” si scrive con l'accento grave posto sulla vocale -i (-0,10 pt).
- «E qual è il punto? Di Silente e Grindelwald lo sapevano […] → sapevamo – refuso (-0,01 pt).
- Hermione si trovò a pensare che come collega, non sarebbe affatto male → non sarebbe stato (-0,05 pt).
- «Allora saprai anche che l’ho avvisata per accertarmi che lei fosse a conoscenza dell’esistenza di un oggetto magico potenzialmente pericoloso, che riporta fatti estremamente personali sulla sua vita e quindi, indirettamente, anche della tua.» → dal momento che l'oggetto magico in questione riporta fatti personali sulla vita di Asteria, riporta indirettamente fatti personali anche sulla vita di Draco. Entrambe le forme sono corrette, ma non si equivalgono; discorso diverso sarebbe stato se avessi scritto: «Allora saprai anche che l’ho avvisata per accertarmi che lei fosse a conoscenza dell’esistenza di un oggetto magico potenzialmente pericoloso, che riporta fatti estremamente personali della sua vita e quindi, indirettamente, anche della tua.» (-0,05 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, per la maggior parte è stata inserita in maniera impeccabile, volta a creare le giuste pause. Non ho trovato periodi eccessivamente lunghi, anzi!, hai calibrato l'interpunzione in modo da non affaticare il lettore; ci sono stati dei punti però, disseminati un po' in tutti e due i capitoli, in cui l'ho trovata a tratti mancante e a tratti mal inserita. Ti consiglio quindi di ridare un'occhiata (-1 pt).

Stile e Lessico: 7,80/10

Trattandosi di una minilong, ho apprezzato lo stile che hai deciso di adottare per questa storia: né troppo astruso – cosa che avrebbe potuto rendere pesante la lettura – ma nemmeno estremamente semplice. L'ho trovato invece calibrato, ben dosato e ben articolato, contornato da parole adatte alle varie situazioni, ai vari sentimenti vissuti. A tratti ti sei mantenuta, preferendo non “appesantire” il testo lì dove non era necessario, per poi rifarti con costruzioni lessicali maggiormente elevate quando invece la narrazione lo richiedeva. Brava!
Per quanto riguarda le citazioni, solitamente non le trovo di mio gusto poiché credo che richiami così lunghi vadano a spezzare la continuità della trama. Erano sicuramente azzeccate, su questo non ci piove; ma, se nel primo capitolo quell'unica citazione non mi ha disturbata più di tanto, ciò non è accaduto nel secondo, in cui mi sono molto poco piaciute.
Andando avanti, vorrei farti notare alcune cose.
Riporto di seguito un pezzo:

Forse non lo sapeva – era l’unica soluzione plausibile nella mente ingarbugliata di Hermione, perché Draco non avrebbe mai accettato di arrivare secondo nel cuore di qualcuno.
Doveva saperlo – era l’unico pensiero che la tormentava da quella mattina.

Non capisco come mai tu non abbia posto tra virgolette alte il pensiero di Hermione, esattamente come hai fatto in altri casi (→ “Entrambi nella stessa Casa, negli stessi anni! Diamine, come non ci ho pensato prima?”), preferendo invece scriverlo in corsivo. Ho capito che l'intento era quello di evidenziare e distaccare in qualche modo tali riflessioni dal resto del testo, ma è palese si tratti di pensieri della protagonista, come tu stessa scrivi (“[…] era l’unico pensiero che la tormentava da quella mattina”) (-0,10 pt).

Un discorso simile riguarda questa frase:

Quando lui, con la sua valigetta alla mano e la sua tunica perfettamente in ordine, le passò davanti e la salutò con un atono “Granger”[...].

Anche qui non capisco come mai tu abbia posto tra virgolette alte una parola che, chiaramente, viene pronunciata in un discorso diretto e che quindi avrebbe richiesto le virgolette basse (-0,10 pt).

Sono scelte che mi hanno lasciata un po' perplessa.

Un'altra cosa che non ho ben capito è perché chiami cianfrusaglia arrugginita il libro, quando all'inizio lo descrivi come “[...] un quaderno sgualcito, dalla rilegatura nera scorticata […]”, non facendo riferimento ad alcun elemento capace di arrugginire. Non riesco ad affibbiare all'aggettivo neanche un senso figurato, il quale eventualmente andrebbe a richiamare l'inefficienza dell'oggetto in questione, ma mi sembra che – benché sgualcito – il libro funzioni come deve: (in riferimento ai nomi di Hermione e Draco) dapprima “Arrivata a casa e dopo una doccia per schiarirsi le idee, riprese in mano quel libricino sgualcito che stava fin troppo in alto nella lista dei suoi pensieri. […] Chiuse gli occhi e alla cieca premette l’indice sulla facciata. Nulla – nessuna immagine, nessun frammento, nessuno spezzone futuro” e ancora “«No, ci sono solo due nomi, che se ne stanno lì sulla carta. Se li tocchi non si vede niente, neanche un’immagine o un ricordo assopito. Perché è un libro sugli amori perduti e da quel che ricordo non ci siamo mai amati, Malfoy.»”; successivamente però: “ Draco seppe che, a quel punto, non stava più mentendo. […] Non seppe come, non seppe perché, si avventò sulle labbra di lei e non le diede tempo di ponderare, di decidere se fosse giusto o sbagliato. Si staccarono per prendere fiato e poi si rituffarono verso quei lidi sconosciuti, pericolosi perché ignoti. Il tempo sfuggì loro dalle mani e si ritrovarono accaldati e confusi uno addosso all’altra. «Tocca adesso quei nomi, Hermione.»”.
Ciò che più mi preme portare alla tua attenzione, riguarda alcune ripetizioni (-2 pt). Trattandosi di un testo lungo, mi rendo conto che variare risulti abbastanza difficile, eppure se avessi adoperato dei sinonimi sarebbe stato meglio:
- Indugiò un po’ prima di immergersi in quella pagina, un po’ perché non riusciva a metabolizzare che quella donna e quell’uomo potessero essersi amati, e un po’ perché aveva conosciuto Alastor, l’aveva rispettato, l’aveva pianto: avvicinarsi così al suo cuore e alla sua sfera romantica le sembrava un’invasione oltraggiosa.
Ma lasciò vincere la curiosità e, con un flebile tocco, venne inglobata in un altro universo.

La gamba di legno di Alastor Moody risuonava un po' troppo a contatto con il pavimento dell'infermeria […] se il secondo e il terzo “un po'” ci stanno appieno, con il primo e il quarto avresti potuto diversificare.
- Quello scambio di battute fece ridere l’ex Auror, quasi sollevato dal sapere che quello non era cambiato: la donna, per quanto sconvolta, era ancora in grado di parlare e – con il suo solito modo di fare – ricoprirlo di insulti.
Hermione riemerse da quella visione ancora più interdetta di prima: quello era amore?
- Evitò attentamente di soffermarsi su quello sguardo e prese a spiegare quello che sapeva → qui, per esempio, avresti potuto scrivere: “Evitò attentamente di soffermarsi su quello sguardo e prese a spiegare ciò che sapeva”.
Queste sono solo alcune delle iterazioni che ho notato. Non si tratta tanto di sostantivi quanto di pronomi e preposizioni. Ripeto ciò che ho detto prima, e cioè che è difficile giostrarsi al meglio quando si ha a che fare con testi così lunghi. Ti consiglio quindi di rileggere tutto con calma e trovare, lì dov'è possibile, delle forme differenti che non alterino il significato dello scritto ma differenzino le forme.
Infine, per quanto non sia un errore poiché entrambe le forme sono corrette, vorrei farti notare che hai scritto dapprima “the” e poi “tè”. Si tratta meramente di una questione estetica.

Attinenza al titolo: 3/5
Qui mi trovo costretta, purtroppo, a non assegnare punteggio pieno in quanto qualcosa mi ha lasciata un po' disorientata, non convincendomi al cento percento.
Quando parli di ritagli di tempo, ti riferisci alle scene che raccontano di questi amori perduti. Ecco, se per esempio avessi parlato di frammenti di tempo, le cose mi sarebbero quadrate di più dato che il frammento è una parte, un pezzo di qualcosa – e, in questo caso, si sarebbe trattato di pezzi di tempo appartenuti agli sfortunati amanti presenti nel libro. Il ritaglio, invece, è la parte che si toglie via, che avanza; anche in senso figurato, si parla di ritagli di tempo quando – appunto – avanza del tempo da quella che è l'occupazione principale che si sta svolgendo. Eppure, da ciò ho capito, gli amori presenti nel libro non sono stati affatto dei ritagli, ossia degli amori vissuti nei momenti in cui avanzava un po' di tempo: si è trattato sì di sentimenti sfortunati, non destinati a essere, ma non di relazioni che hanno avuto luogo giusto perché in quel momento non si aveva null'altro da fare.
Quindi, ecco, col rischio di apparire rompiscatole ma sono sincera nell'esporti il mio parere, soprattutto dal momento che nella griglia di valutazione esiste un parametro apposito in merito.
Soffermandomi a riflettere, questo è quello che non mi è ben quadrato, ma al contempo non posso di certo dire che il titolo non c'azzecchi completamente nulla con la storia.

Originalità: 5/5 + premio speciale per la “Storia più Originale”

Circa questo parametro, la tua trama è stata quella che mi ha colpita maggiormente e non poteva non aggiudicarsi il premio speciale!
Non ho la più pallida idea di come ti sia venuto in mente di dar vita a un libro che racchiudesse questi amori perduti e che, addirittura, ne mostrasse delle scene; so solo che sono grata per l'inventiva che hai avuto e per la scelta di partecipare a questo contest perché, credimi, la storia mi è piaciuta da matti.
Trattandosi di una dramione, poi, è stato assolutamente geniale creare un espediente che permettesse di narrare dell'amore di due (e più) personaggi agli antipodi senza per questo cadere nell'OOC. Lascia che, da amante del canon, ti ribadisca quanto abbia apprezzato tale escamotage!

Gradimento personale: 9/10

Questa storia, se non si fosse capito, l'ho apprezzata davvero molto per l'originalità della trama e per il modo in cui hai deciso di strutturarla. È stata un agglomerato di emozioni, un crescendo che alla fine è terminato nell'unico modo in cui (non mi stancherò mai di ripeterlo) una dramione può – secondo il mio personale parere – finire. Generalmente non amo le storie romantiche, a meno che queste non abbiano un epilogo drammatico, e il tuo è stato favolosamente malinconico e triste. Mi sono completamente immersa nella lettura, risucchiata da questo magico libricino; ho provato la stessa curiosità di Hermione, desiderosa di scoprire quanto più possibile degli sfortunati amanti abitanti il libro (e, anzi!, mi sarebbe piaciuto leggere di molte più scene inerenti tanti altri personaggi) e trovo che tu sia riuscita a mantenere – in linea generale – un alto livello di IC.
Ciononostante, ci sono due cose che voglio farti notare al riguardo: la prima riguarda il modo in cui Hermione si è rivolta ad Asteria nella lettera che le ha scritto, la seconda riguarda un certo comportamento.
In merito al primo punto, se non mi è sembrato strano che Tosca desse del voi a Salazar (erano altri tempi, c'erano altre usanze), mi è invece parso inconsueto che Hermione non desse del lei ad Asteria. È questo, a mio parere, un modo di fare distante da Hermione, sia per gli anni in cui si svolge la storia e sia perché la Granger non ha mai usato dare del voi a nessuno – né nei libri e nemmeno nei film. A ogni modo non si tratta di un errore, solamente di una mia opinione soggettiva.
Per quanto concerne il secondo punto, vorrei parlarti del comportamento adottato da Hermione quando, andando in bagno, non ha portato il libro con sé ma l'ha lasciato sul tavolo a disposizione di Draco. Questa è l'unica pecca OOC che ho trovato nella storia: conoscendo l'indole di Draco, Hermione non avrebbe mai lasciato che Malfoy potesse venire a conoscenza di una verità che persino lei faticava ad accettare. Al tempo stesso mi rendo conto di come le cose dovessero procedere per fare in modo che andassero così come sono andate, eppure non riesco proprio a vedercela Hermione che commette uno sbaglio del genere...
Tolto questo elemento, ho trovato tutto il resto molto IC: l'ossessione di Hermione per la storia tra Fred e Asteria, le poche frasi pronunciate da Fred (assolutamente in linea con personaggio!), la decisione della Granger di scrivere ad Asteria (ficcando il naso in faccende che non la riguardavano), la sua strana preoccupazione per Malfoy; e ancora il comportamento di Draco, il modo in cui hai delineato i suoi cambiamenti dalla guerra, alcune frasi da lui pronunciate e il motivo per cui ha deciso di porre fine a quell'amore non destinato a essere, dichiarandosi vigliacco.
Tutto bellissimo, davvero!
L'ultima cosa che vorrei dirti (e che mi ha un po' disturbata) riguarda il modo in cui usi la punteggiatura all'interno del discorso diretto. Tengo a sottolineare che non si tratta di un errore, anche perché mi sono documentata e non ho trovato informazioni appurate; si tratta solo di una questione estetica, di un diverso modo di concepire l'interpunzione nei dialoghi, motivo per il quale te ne parlo qui: tolti il punto interrogativo e quello esclamativo che assolutamente rientrano all'interno delle virgolette, tu poni al loro interno anche il punto fermo, mentre io lo preferisco (sia stilisticamente che esteticamente parlando) all'infuori. Ma, ribadisco, non si tratta di un errore, riguarda solo un mio personale parere.

→ Il nome della Grengrass ha subito un errore di trascrizione dal Time Magazine, il quale lo riportò come Astoria, sebbene nell'albero genealogico mostrato nel sito della Rowling compaia come Asteria. Il nome dato dal Time è poi diventato d'uso comune, ma, per quanto mi riguarda, entrambe le versioni sono corrette.

Tot: 33,31/40

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17/03/2021 20:10
 
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8° posto: One night only – thors


Grammatica: 8,36/10
Per prima cosa tengo a specificare che prologo ed epilogo non li ho inclusi nella valutazione. Questa decisione è derivata dal fatto che, scorrendoli, si ha più l'impressione di leggere informazioni che solitamente si trovano nelle Note d'Autore, e non in un prologo o in un epilogo – nei quali il tono dello scritto dovrebbe risultare narrativo alla stregua del/dei capitolo/i.
Passando alla storia, la grammatica è molto buona, non ho notato alcuno strafalcione né disconnessioni. Ci sono però state alcune sviste:
- Poi, il volto di quella giovane graziosa le parve familiare e, infine, il sorriso che ella rivolgeva ad ogni cliente non le rivelò chi fosse → stando a ciò che hai scritto, e quindi al fatto che il volto di quella giovane graziosa le parve familiare, presumo che quel “non” sia di troppo, dal momento che, nel contesto, ha senso dire che (infine) il sorriso che ella rivolgeva ad ogni cliente le rivelò chi fosse, non il contrario (-0,05 pt).
- […] Le porte del mio castello erano chiuse e non si sarebbero più aperte per me, ed io non avevo nemmeno più una famiglia alla quale far ritorno.» → dalla → si tratta del complemento di allontanamento o separazione che, come riportato dal treccani, è una particolare fattispecie del complemento di ➔moto da luogo: introdotto dalla preposizione ➔da, indica il luogo o la persona da cui ci si allontana o ci si separa, sia in senso proprio che figurato. Il moto da luogo, a sua volta, […] indica il luogo o la persona da cui qualcosa o qualcuno proviene, in senso sia proprio, sia figurato. Dipende da verbi di movimento […] → nel tuo caso: far ritorno → ritornare (-0,10 pt).
- «Bene, ora sai la mia storia. Mi farai attendere qui perché anche Daenerys possa esaminarmi a?» → sicuramente un refuso che ti è sfuggito (-0,01 pt).
- Come aveva detto la Regina, Margaery non avrebbe avuto timori […] ad avvicinarsi a quella che le parve una comoda poltrona, ma preferì osservarlo con reverenza, tenendosi a debita distanza. → osservarla → poiché fa riferimento alla poltrona (singolare femminile), ma presumo che anche in questo caso si sia trattato di un refuso poiché è l'unico errore presente di questo tipo (-0,01 pt).
- […] e qui, intanto che quest’ultima apprendeva quali nuove casate avessero prese il posto di quelle scomparse durante la guerra […] → preso → altro refuso (-0,01 pt).
Vorrei ora farti notare il modo errato in cui hai scritto due nomi. All'inizio pensavo fosse un lapsus, poi mi sono accorta di come in realtà l'errore si ripetesse:
- I Tyrrel, però, erano stati annientati […] → Tyrell (-0,05 pt).
- «Così tu saresti Margaery Tyrrel di Alto Giardino» (-0,05 pt).
- […] la persona migliore che abbia mai guidato la Casa Tyrrel (-0,05).
- «Una notte sola, e la famiglia Tyrrel potrebbe […] (-0,05 pt).
- […] ritornarono poi nella camera offerta all’ultima discendente dei Tyrrel […] (-0,05 pt).
- […] quale sarebbe la prima cosa che faresti se la famiglia Tyrrel riavesse […] (-0,05 pt).
- Era sposata con un poco di buono, un certo Bron […] → Bronn (-0,05 pt).
- Se le ricorderemo che Bron si è appartato con […] (-0,05 pt).
L'ultima cosa che vorrei farti notare è la seguente: all'inizio hai scritto “Gran Tempio di Baelor” con lettera maiuscola; in seguito, però, con lettera minuscola:
- «Eravamo tutti riuniti nel tempio di Baelor per il processo […] (-0,03 pt).
- Rinvenni dentro una galleria scavata nella roccia quando il tempio era già esploso (-0,03 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, è stata utilizzata in maniera corretta per la maggior parte del testo. Ci sono stati però alcuni punti in cui l'ho trovata male inserita e altri in cui è risultata mancante, motivo per il quale certi periodi sono risultati eccessivamente lunghi (-1 pt).

Stile e Lessico: 8,40/10
Lo stile che hai deciso di adottare per questa storia si è adattato bene al contesto, né estremamente semplice ma neppure complesso. Trovo questa sia stata una scelta ben ponderata, così come la formulazione di alcune frasi e la decisione di usare termini non troppo “easy” che avrebbero stonato col carattere medievale della trama. A questo riguardo, ci sono stati dei punti in cui, secondo il mio parere, alcuni termini sarebbero stati più adeguati di altri:
- «Non voglio farti fretta,» → non è sbagliato usare l'espressione “fare fretta” (così come riportato anche da un esempio del treccani: […] fare f. a qualcuno […]), ma credo che, contestualmente parlando, l'espressione “mettere fretta” (→ «Non voglio metterti fretta») s'intoni meglio (-0,10 pt).
- «Ero regina l’ultima volta che ho trovato tanto piacere nel lavarmi […] → stesso discorso per questa frase: il piacere si prova (ecco perché la frase mi sarebbe quadrata di più se avessi scritto “«Ero regina l’ultima volta che ho provato tanto piacere nel lavarmi […]”), mentre si trova piacevole qualcosa (-0,10 pt).
- […] e nessuno avrebbe potuto riconoscermi con indosso la semplice veste che l’Alto Passero mi aveva fatto mettere → “[...] che l'Alto Passero mi aveva fatto indossare” → il verbo indossare è sicuramente il più adeguato, non solo se lo consideriamo in relazione al linguaggio quasi “storico” da te utilizzato, ma anche se lo guardiamo dal punto di vista dell'italiano corretto (senza considerare quegli usi che, col tempo, hanno preso sempre più piede, dapprima nel parlato e successivamente anche nello scritto) (-0,10 pt).
Spero tu non me ne voglia per questi appunti. Posso non essere d'accordo con punti di vista differenti dai miei ma li rispetto, ciononostante in questo contest sono qui per valutare la storia ed è mio dovere esternare il mio parere, che tuttavia rimanere personale e non una legge assoluta!
Andando avanti, voglio ora farti notare delle ripetizioni che creano un brutto effetto disarmonico e che, se vorrai, potrai successivamente modificare:
- […] mentre Margaery viveva forse la parte più oscura della sua vita e il mondo intero la credeva morta. Forse la nuova Regina era riconoscente alla sua famiglia? → per esempio avresti potuto scrivere: “[…] mentre Margaery viveva probabilmente la parte più oscura della sua vita e il mondo intero la credeva morta. Forse la nuova Regina era riconoscente alla sua famiglia?” (-0,10 pt).
- […] Apprezzo la tua stima e la tua gratitudine, apprezzo anche i profumati oli che mi hai offerto, ma ancora non so ancora cosa vuoi da me.» → un “ancora” potrebbe essere abolito (-0,10 pt).
- Le due giovani donne ritornarono poi nella camera offerta all’ultima discendente dei Tyrrel; e qui, intanto che quest’ultima apprendeva […] → lungi da me dirti come scrivere le tue storie, ma per evitare di ripeterti avresti per esempio potuto impostare la frase così (o in qualunque altro modo a te gradito): “Le due giovani donne ritornarono poi nella camera offerta alla discendente sopravvissuta dei Tyrrel; e qui, intanto che quest'ultima apprendeva […]” (-0,10 pt).
Infine, voglio parlarti del possessivo suo e di come questa sia stata l'unica forma da te utilizzata. Se avessi usato anche la forma proprio, di sicuro la storia ne avrebbe giovato; non solo perché avresti contribuito a non creare effetti cacofonici, ma soprattutto perché, differenziando le forme, si sarebbe evitata quella confusione che, a tratti, coglie il lettore e lo costringe a rileggere il periodo così che possa capire a quale dei personaggi faccia riferimento il possessivo (-1 pt).

Attinenza al titolo: 4/5
All'inizio troviamo Margaery intenta ad ascoltare Daenerys, la quale le dice che, se riterrà di potersi fidare, potrebbe riconsegnarle il titolo e nominarla lady di Alto Giardino. «Una notte sola, e poi...» Margaery non poté continuare, perché le sue parole furono soffocate da un pianto improvviso. Un pianto di commozione per la vecchia vita ritrovata, così come effettivamente conferma Daenerys: «Una notte sola, e la famiglia Tyrrel potrebbe riavere i suoi diritti su Alto Giardino. Ora seguimi: voglio presentarti i miei figli.» – ed ecco che troviamo il primo richiamo e il primo significato attribuito al titolo: una sola notte prima che le cose, per Margaery, ritornino a una pseudo-normalità.
Poi, più vanti, vediamo comparire un secondo richiamo e un ulteriore significato affiancato al precedente, questa volta di natura passionale: Chinandosi sulla testa della Regina senza smettere di solleticarle i genitali con consumata maestria, Margaery si sforzò di parlare in modo comprensibile nonostante le deliziose attenzioni di Sansa e, con un tono carico di malizia, sussurrò: «Una notte sola, mi avevi detto, e poi me ne sarei potuta andare». E Daenerys, che in quella situazione non riusciva a parlare, dovette staccare una mano dal corpo della sua fidata amante per fermare le dita che la stavano torturando, e solo allora fu in grado di rispondere alla ragazza che le sorrideva compiaciuta: «È stata una decisione… un po’ troppo affrettata».
Sarò sincera: all'inizio avevo sì colto i richiami al titolo, ma non ne avevo compreso appieno l'attinenza con le vicende narrate... o meglio, col significato più rilevante da te attribuitogli. Troviamo una sola notte da attendere, una sola notte di passione, una sola ancora e Margaery potrà riprendere possesso del castello in cui è nata e dell'agio nel quale è vissuta per tutta la vita – eccezion fatta per gli ultimi anni in cui ha cercato di sopravvivere creandosi una nuova e sicuramente più modesta identità. Il quadro completo della situazione, però, si ha solamente leggendo l'epilogo, nel quale viene spiegato ciò che effettivamente succederà in seguito a quella notte; è in tali informazioni che quella one night only trova la sua rivalsa. Mi spiego meglio: se non ci fosse stato l'epilogo, la storia sarebbe finita lasciando soltanto intendere quali sarebbero state le vicende future, ma non c'è alcuna parola a confermarle o smentirle. La convalida arriva grazie all'epilogo che effettivamente ci assicura di come le promesse di Daenerys siano poi divenute realtà.
Se mi è piaciuto il significato di cui hai caricato il titolo (significato che va al di là dell'apparenza che parole come “una sola notte” possano lasciar intendere), meno mi è piaciuto il fatto che la conferma di tale concetto sia stata da ricercare in una porzione di testo esterna al capitolo della storia in sé.

Originalità: 5/5
Sull'originalità della tua trama non ho dubbi!
Personalmente, non hai mai letto di una coalizione tutta al femminile con questi tre personaggi. Se prendo in considerazione i rapporti tra Daenerys e Sansa, riesco in qualche modo a non meravigliarmi più di tanto: la Madre dei Draghi, da che mi ricordi, lasciò intendere qualcosina quando incontrò Yara, qualcosa che poteva essere presa per un piacere nei confronti del sesso femminile; in più, come anche tu hai riportato, non sembrò affatto che le tecniche su come soddisfare un uomo – insegnatele dalla donna Dothraki con tanto di espliciti esempi – l'avessero turbata. Per quanto riguarda Sansa, il ragionamento su come Ramsey l'avesse terrorizzata ci sta in pieno, motivo per il quale (nella tua storia) la giovane Stark deciderà di votarsi alle donne. Ma Margaery... mai e poi mai l'avrei affiancata ai due personaggi precedenti! È proprio questo ciò che maggiormente ho trovato originale, piuttosto che un epilogo differente dell'intera serie – epilogo che sicuramente in molti, specialmente i sostenitori di Daenerys, avrebbero voluto.

Gradimento Personale: 8/10
Non posso di certo dire che la storia non mi sia piaciuta!
Innanzitutto, come ho appena detto, l'ho trovata di un'originalità fuori dal comune per quanto riguarda l'accostamento di queste tre donne che non avrebbero potuto essere più diverse fra loro. Poi, nonostante da un certo punto in avanti tu abbia completamente stravolto le vicende, ho notato nei personaggi alcuni elementi insiti di loro stessi, elementi IC. Devo ammettere che la tua Daenerys mi è piaciuta più dell'originale, per la quale provai dapprima amore profondo e successivamente, nell'arco di un secondo, un odio immenso; la tua Targaryen invece non è impazzita di botto, stava per... ma all'ultimo minuto è rinsavita, salvandosi in calcio d'angolo. Ecco perché la preferisco alla Daenerys della serie (che, a mio personale parere, ha meritato quella fine). Nonostante tutto, ho notato nella tua Madre dei Draghi dei comportamenti molto canon, dei modi di fare e di pianificare che – sebbene il finale alternativo – non si sono allontanati affatto dall'indole del personaggio. Passando a Margaery, mi è piaciuto vederla sotto una luce che mostrasse il suo lato umano, cosa che nell'opera originale non ho mai adocchiato. In ogni caso, anche in lei ho scorto delle caratteristiche IC: accetta questa one night only pur di ritornare al lustro di un tempo, esattamente come nella serie fece di tutto per arrivare alla corona. L'unica che mi ha convinta meno, è stata proprio Sansa: se non mi è sembrato strano il suo cambio di sessualità, mi è parsa molto OOC la remissività che ha avuto nei confronti di Daenerys al punto di diventare il suo braccio destro, seguirla ovunque e lasciare il Nord e Grande Inverno.
Altra cosa che non mi ha molto convinta, è stato il tuo modo di concepire la punteggiatura nel discorso diretto. Non si tratta di un errore quanto di un gusto personale, di scelte stilistiche ed estetiche: tu poni il punto all'interno delle virgolette basse (anche se, in alcuni casi, l'hai posto anche al di fuori), mentre io lo preferisco esterno alle virgolette. Ma, ripeto, non consiste in un modo di fare sbagliato; mi sono documentata e non ho trovato informazioni appurate in merito. Riguarda semplicemente il mio punto di vista.
In linea generale, comunque, ho gradito leggere questa storia e scoprire un epilogo alternativo, dominato da potenze femminili, nel quale non odio la Made dei Draghi!

Tot: 33,76/40
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17/03/2021 20:14
 
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7° posto: The gentle art of making enemies – Soul_Shine


Grammatica: 9,99/10
Grammatica perfetta, non ho notato alcun errore se non un minuscolo refuso che ti è sfuggito:
- Erano passati quattro anni e mezzo da quando avevamo cominciato a lavorare insieme […] → avevano (-0,01 pt).
Anche la punteggiatura è stata super azzeccata, utilizzata alla perfezione. Complimenti!

Stile e Lessico: 8,90/10
Prima di ogni cosa, lascia che ti dica quanto ho amato il modo in cui hai deciso di impostare la storia, differenziando i vari focus in base alla diversa impaginazione del testo. L'ho adorato!
Altra cosa che ho adorato da matti, è stato il carattere discorde e tuttavia simile che hai attribuito ai punti di vista (e mi riferisco sia a quelli propri dei due protagonisti che a quello neutrale che li riguarda entrambi): il modo di vederla e pensarla sembrerebbe a primo impatto differente in quanto questi due personaggi si trovano agli antipodi, ma sostanzialmente sono molto più simili di quanto loro stessi credano! Anche il ripetere frasi uguali o analoghe a mo' di rafforzativo per il concetto espresso è stata una trovata geniale, tanto per rimanere in tema e sottolineare la differenza non così distinta che li accomuna.
Ci sono però due cose di cui vorrei parlarti e che, mi duole dirlo, stonano con lo stile fluido, corrente e coinvolgente che hai adottato per questa storia.
La prima riguarda una piccola ripetizione (-0,10 pt) che, pur essendo l'unica notata, appare evidente proprio perché sei stata brava a differenziarti dov'era necessario, facendo invece capire quali fossero le iterazioni volute:
- Jim sembrava avere un talento naturale nel procurarsi dei nemici.
Era difficile comprendere se lo facesse apposta o meno – era difficile affermare qualsiasi cosa su di lui, a dirla tutta.
Nemmeno gli amici che lo conoscevano da anni erano in grado di decifrarlo, introverso com’era, e anche quando decideva di aprirsi non si riusciva a capire se parlasse sul serio o meno.

La seconda cosa che vorrei farti notare non è propriamente un errore (motivo per il quale te ne parlo qui e non nel parametro precedente). Si tratta del possessivo, più nello specifico della terza persona singolare suo e di come sarebbe stato meglio se, in base al contesto, l'avessi differenziato con la forma proprio. Come riportato dal treccani→ Quando il possessore è il soggetto grammaticale della frase, l’aggettivo ➔possessivo proprio (anche al femminile e al plurale) si può usare al posto degli aggettivi di 3a persona singolare suo e 3a persona plurale loro.
Se non vado errata, è stata una sola la volta in cui hai diversificato tra le due forme (Era un tira e molla senza fine, senza tregua – senza nessuno scopo, se non dichiarare guerra al proprio nemico), per il resto non ho trovato distinzioni.
Ciò che mi ha spinta a farti notare questa cosa, è stata una frase che davvero non sono riuscita a mandar giù: […] Erano passati quattro anni e mezzo da quando avevamo cominciato a lavorare insieme e nessuno dei due era riuscito a smussare i suoi difetti. […] → se avessi utilizzato la forma “proprio”, la frase avrebbe assunto tutto un altro sapore, un altro aspetto: Erano passati quattro anni e mezzo da quando avevamo cominciato a lavorare insieme e nessuno dei due era riuscito a smussare i propri difetti.
Questo è stato il passo che più mi ha disturbata, ma nel testo ne sono presenti molti altri che, a mio parere, avrebbero necessitato della forma proprio (-1 pt).

Attinenza al titolo: 5/5
Per quanto riguarda questo parametro, tanto di cappello!
Sei stata geniale, davvero. Praticamente hai costruito l'intera trama intorno al titolo, rendendo palese la cosa sia a inizio (Mike/Jim sembrava avere un talento naturale nel procurarsi dei nemici) che a fine storia (L’unica cosa che avevano guadagnato era un nemico da aggiungere in cima alla lista. Perché l’arte in cui entrambi riuscivano meglio – ancor meglio della musica – era quella di procurarsi dei nemici), argomentando dalla prima all'ultima riga.
Bravissima, sul serio!

Originalità: 2/5
Qui il tasto diventa dolente.
Se è vero che questo titolo è caduto letteralmente a pennello per le vicende da te narrate, è vero anche però che non sono frutto della tua fantasia.
A dispetto di quanto tu stessa credessi, sei stata molto brava a far trasparire l'emotività e l'“incomprensibilità” (come da te chiamata) dei personaggi nel raccontarli e nel farli raccontare, ma ti sei fortemente ispirata a episodi esistenti: non sappiamo come andarono di preciso le cose, se fu Jim ad andarsene o se fu cacciato, se quei due si dissero addio e cosa provarono l'uno nei confronti dell'altro; la scena da te descritta, quella che si svolge nel parcheggio deserto a eccezione del loro tour bus, è nata sì dalla tua mente, ma ha preso spunto da un avvenimento più ampio che sai essere accaduto per davvero.

Gradimento personale: 8,5/10
Eccezion fatta per l'originalità e per la questione delle due forme del possessivo, la storia mi è piaciuta davvero ma davvero tanto.
Trovo tu abbia la capacità di trasportare il lettore tra le righe senza che questo si annoi, al contrario!, fai in modo che s'immedesimi in ciò che legge e che abbia voglia di giungere alla fine passo dopo passo, senza fretta.
C'è stata una cosa che non mi è molto piaciuta, ma si tratta puramente di un gusto personale: per il discorso diretto hai usato le virgolette alte (quando in realtà sarebbero più appropriate quelle basse) e inoltre inserisci il punto all'interno delle virgolette; non si tratta di errori, ma di scelte stilistiche: personalmente, preferisco le virgolette basse e il punto all'infuori di queste ultime, sia per una questione stilistica che estetica. Ma, ripeto, non si tratta di errori; ecco perché non li ho segnalati nel primo parametro.
Ribadisco quanto abbia adorato la tua scelta di diversificare l'impaginazione del testo in base ai focus, trovando che questa decisione rendesse il complesso molto pulito, ordinato e al contempo dinamico.
Ti rinnovo i miei complimenti!

Tot: 34,39

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Giudice****
17/03/2021 20:16
 
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6° posto: Another splinter under the skin - Setsy



Grammatica: 9,52/10
Storia davvero ben scritta e calibrata, cosa che ho apprezzato molto.
Non ci sono strafalcioni, solo qualche piccolo errore:
- “Mi da sempre poco da mangiare […]” → la 3° persona singolare dell'indicativo presente del verbo dare si scrive con l'accento grave sulla vocale -a, per cui “dà”, in modo da differenziarla dalla preposizione semplice “da” (-0,10 pt).
- “Non vorresti avvicinarti anche a me?” la voce della ragazza possedeva un vago eco di sirene che attirano i naviganti verso gli scogli per cibarsi dei loro resti “con lui l’hai fatto” → poiché la prima parte del discorso diretto termina con un punto interrogativo, avresti dovuto scrivere l'inizio della seconda parte con lettera maiuscola (-0,03 pt).
- Schegge di paura la trafiggevano ovunque, mentre i passi misurati del conte che ormai erano giunti dietro la porta, che fu scardinata come se fosse senza peso alcuno → credo che quel “che” sia di troppo, lasciando intendere l'aspettativa di un qualcosa che in realtà non accade (-0,05 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, trovo tu ne abbia fatto un buon uso, a volte davvero azzeccato per creare suspense o per sottolineare determinati concetti. Sono stati solo due i punti in cui l'ho trovata inserita in maniera errata, così com'è stato uno solo il periodo eccessivamente lungo che ho notato, nel quale sarebbe stato meglio se avessi inserito delle virgole o dei trattini per dare un po' di fiato al lettore (-0,30 pt).

Stile e Lessico: 9,90/10
Ho trovato il tuo stile davvero ben organizzato e molto scorrevole.
Si nota l'attenzione che hai posto nella stesura della storia, così come si nota l'accortezza che hai avuto nello scegliere parole che si differenziassero tra loro e che, a volte, fossero anche abbastanza lontane dall'uso quotidiano. Ho davvero apprezzato questa decisione!
C'è stata solo una ripetizione che mi sento di segnalarti e che, data la destrezza adottata nella gestione della storia, salta subito all'occhio e stona nel contesto:
- […] mentre la consapevolezza di conoscere la risposta si faceva strada nella sua mente, ancor prima di udire la risposta → avresti, per esempio, potuto scrivere: […] mentre la consapevolezza di conoscere la risposta si faceva strada nella sua mente, ancor prima di udirla (udire che cosa? – la risposta) (-0,10 pt).

Attinenza al titolo: 5/5

“Another splinter under the skin”.
Pensando al titolo, la parte di testo che mi è saltata subito all'occhio è stata questa:
Cosa vuoi fare con quel pezzo di legno, uccidermi? Non è giusto. Invece ti stai ferendo tu, qui è tutto così vecchio. Guarda, hai la mano piena di schegge. Lascia che ti aiuti, fratello mio”. Senza poter reagire, Harker rimase paralizzato come una preda di fronte a un serpente. Lei fece scivolare le dita tra le labbra, tirando via i pezzettini di legno dalla pelle con i denti; uno alla volta, con calma voluttuosa, assaporando le perle di sangue che fiorivano dalle minuscole lacerazioni.
La prima cosa che ho pensato, è che fosse stato ingegnoso l'espediente del pezzo di legno per riprendere le schegge sotto la pelle citate dal titolo.
Poi però, a una seconda e più attenta lettura, ciò che ha catturato la mia attenzione sono state queste parole: Quando era partito da Londra si sentiva fortunato, curioso di intraprendere un viaggio nelle terre più misteriose d’Europa, malgrado una punta di nostalgia che si era manifestata ancor prima di allontanarsi. Ci può mancare qualcuno che ci sta stringendo e baciando teneramente con le sue labbra vergini? La terra natìa può cercare di trattenerci con invisibili radici e sussurri inudibili? Era come una spina sotto la pelle, che non duole meno perché rimane nascosta, anzi. Lo pungolava, lo provocava a cercare di afferrarla anche facendosi un po’ male, a tagliarsi. Ma non l’aveva ascoltata, la voce della ragione […].
Sei stata veramente geniale nell'attribuire un significato più astratto al titolo, ponendo la nostalgia per la propria terra e per la persona amata come una spina sottopelle che, sebbene invisibile, dà comunque fastidio e tormenta il protagonista; addirittura, come notiamo in seguito, Jonathan si pente di non aver dato retta a quella spina (che in questo caso rappresenta la voce della ragione) che lo tormentava, prendendo purtroppo coscienza di come ormai fosse troppo tardi per tornare indietro.

Originalità: 2,50/5

Qui tocchiamo una nota un po' dolente poiché, per quanto la storia mi sia piaciuta, pecca di originalità: è vero, hai stravolto la vicenda; eppure, se le cose fossero andate così come le hai raccontate, la prima puntata della miniserie non avrebbe assunto una piega differente (e quindi più originale); semplicemente si sarebbe conclusa lì con la morte di Jonathan.
Ho trovato più originale il significato astratto che hai attribuito al titolo che la trama in sé.

Gradimento personale: 8/10

Questa è stata finora la prima e unica storia che ho letto circa la miniserie di Dracula del 2020.
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai strutturato il testo, l'attenzione che hai rivolto allo scritto e le scelte stilistiche/lessicali che hai adoperato.
Ho davvero apprezzato il duplice significato (uno letterale, l'altro astratto) che hai attribuito al titolo e colgo l'occasione per complimentarmi nuovamente con te!
L'unica pecca consiste nell'originalità che, ahimè, è un po' mancata. Avresti potuto sfruttare, secondo il mio parere, il potenziale di questa puntata tanto di più...
In ogni caso, tolto quest'inconveniente, la storia nel complesso mi è parecchio piaciuta!
C'è stata poi una cosa che mi ha un po' disturbata, ma si tratta di una questione puramente soggettiva: tu usi le virgolette alte per il discorso diretto, quando invece sarebbe più opportuno usare quelle basse – che io preferisco. Tuttavia non si tratta di un errore, solo di scelte personali.

Tot: 34,92/40

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Post: 730
Giudice****
17/03/2021 20:18
 
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5° posto: Non era notte – Lady Palma


Grammatica: 10/10
Perfetta, non c'è altro da dire.
Nessun errore di alcun tipo, anche la punteggiatura è stata usata correttamente.
Complimenti!

Stile e Lessico: 9,90/10
Hai scritto un racconto molto breve, una storia di poche parole, usando però quelle giuste. Si nota il modo in cui hai ponderato la scelta di ogni termine, inserendo quello corretto nel punto opportuno in modo tale che esprimesse esattamente ciò che volevi arrivasse al lettore.
Ho adorato il continuo precisare di Emmeline che non fosse notte e, contemporaneamente, il conseguente pensiero di Sirius: “È sempre notte in questa casa, Em. […] È sempre notte da quella notte, Em. […] È sempre notte perfino quando ci sei tu, Em”. È stato strategico adoperare questa frase caricandola di un significato molto più profondo, facendo coincidere la notte con lo stato d'animo di Black, sottolineando come anche con la presenza di Emmeline nulla cambiasse nel suo cuore turbato. E poi, rimanendo in tema, passiamo a un'altra visione della notte, quella della Vance: nonostante per tutta la storia abbia tenuto a precisare che non era notte, si ritrova costretta ad ammettere che “È sempre notte quando si muore, non è vero, Sirius?”. Questo passaggio porta a riflettere su come, alla fine, anche Emmeline si sia resa conto di quanto buia fosse la notte che albergava in Sirius, capendolo appunto alla sua morte – sebbene, da ciò che traspare, Sirius si sentisse morto dentro da un pezzo. Mi è parso quasi che la Vance, col suo continuo ripetere che non era notte, volesse sostenere (consciamente o inconsciamente) una visione più positiva e luminosa rispetto a quella di Sirius, salvo poi ricredersi a causa degli eventi, così come viene sottolineato anche dalla frase finale – la ciliegina sulla torta: “(E presto, troppo presto, quella notte avrebbe inghiottito anche lei)”.
Insomma, ho davvero apprezzato le scelte da te compiute per strutturare la storia, rendendola a primo impatto minimal (passami il termine): poche parole, poche frasi, un concetto che sembrerebbe ripetuto... eppure, nonostante queste premesse, è chiaro fin dall'inizio che si tratta di uno scritto molto concentrato, carico di scelte astute, emozioni e profondi significati intrinsechi.
L'unica cosa che vorrei farti notare è una ripetizione. Trattandosi di un testo breve, mi è saltata subito all'occhio:
- E rise ancora, perché non poteva lasciarsi andare ancora alla cupezza → avresti per esempio potuto scrivere: “E rise ancora, perché non poteva lasciarsi andare di nuovo/nuovamente alla cupezza” oppure viceversa “E rise di nuovo/nuovamente, perché non poteva lasciarsi andare ancora alla cupezza” (-0,10 pt).

Attinenza al titolo: 4/5
Mi dispiace ammettere che questo parametro non mi ha soddisfatta totalmente.
Come dicevo nel criterio precedente, ho trovato geniale il modo in cui hai fatto ruotare la trama intorno ai due concetti era notte/non era notte, affibbiando loro un profondo significato.
Eppure, prendendo specificamente in considerazione il titolo e quindi il concetto del non era notte, devo dire che mi sembra abbia avuto un po' meno rilevanza rispetto al suo opposto era notte. Mi spiego meglio: in tutta la storia viene ripetuto che “Non era notte la prima volta che si rividero: era semplicemente sera. […] Non era notte la prima volta che parlarono da soli, a cuore aperto: era già mattina. […] Non era notte quando alla fine si trovarono senza più lasciarsi: era soltanto pomeriggio inoltrato. […] Non era notte quando Emmeline seppe della morte di Sirius: era l’alba, o così dicevano […]”, tuttavia – come ho già detto – la storia finisce con una consapevolezza diversa; termina con la notte e quindi con un concetto differente da quello che esprime il titolo: “È sempre notte quando si muore, non è vero, Sirius? (E presto, troppo presto, quella notte avrebbe inghiottito anche lei)”. Ritengo che queste ultime due frasi siano cariche di quello che è il fulcro principale della trama, sebbene la storia ruoti attorno a due concezioni tra loro contrapposte.
Insomma, se il titolo fosse stato “Era notte” avrei trovato che l'intero testo calzasse letteralmente a pennello, poiché la parte che a mio parere risulta più rilevante è proprio questa. In ogni caso, nonostante non sia riuscita a cogliere un'attinenza a 360°, non significa affatto che non l'abbia colta per nulla o che la correlazione sia del tutto mancante, anzi!

Originalità: 3/5
Ho adorato il significato che hai attribuito alla notte, una notte perenne vissuta da Sirius, una notte che neanche la presenza di Emmeline è riuscita a scacciar via.
Ciononostante mi spiace ammettere che, per quanto tale scelta mi sia piaciuta, non ho trovato originalissimo né associare pene d'animo alla notte né affiancarle a un personaggio come Sirius, che praticamente incarna l'afflizione e il tormento.
Storia bellissima, l'ho amata nel suo genere, soprattutto perché adoro i testi strazianti, ma purtroppo non l'ho trovata originale...

Gradimento personale: 8,50/10
L'ho già detto ma lo ripeto molto più che volentieri: la flash mi è tanto piaciuta!
La cosa che ho apprezzato più di tutte è stata la tua capacità d'espressione, lo stile e la struttura adottati per rendere pregne di un profondo significato un numero minimo di parole.
Dico sempre che la bravura di un autore si nota maggiormente nei testi brevi che in quelli cospicui, e tu ne sei l'esempio.
Mi è poi piaciuto il senso intrinseco che hai attribuito all'intera storia e la tua scelta di accostarlo a un personaggio come Sirius; al tempo stesso, però, questo ti è costato dei punti nel parametro dell'originalità... peccato, perché la flash merita molto.
L'ultima cosa che non ho tanto gradito riguarda le virgolette alte che hai adoperato per il discorso diretto: non si tratta di un errore ma di un gusto soggettivo e, personalmente, preferisco le virgolette basse.

Tot: 35,40/40
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